Sull'Ascolto

fr. Enrico

In questi ultimi decenni è molto aumentato il bisogno di Ascolto, ma quello vero, non “mordi e fuggi” tipico di questi tempi, un ascolto capace di restituirci la parte più vera e profonda di noi stessi, generativo, che tanto somiglia al momento del parto. Sì, l’Ascolto vero ci restituisce la Vita che tutti desideriamo per noi stessi e per gli altri ed è in grado di farci vivere quella comunione totale che ci rende umani e divini allo stesso tempo.
Per imparare ad ascoltare così siamo chiamati a guardare alle Tre Persone Divine: il Figlio ascolta sempre il Padre e per questo atteggiamento è da lui continuamente generato nell’amore dello Spirito Santo, ma anche il Padre ascolta sempre il Figlio, vedendosi così restituita la paternità che dona vita all'intera creazione.
Comprendiamo meglio quanto stiamo cercando di dire se consideriamo il fatto che “noi diventiamo quello che ascoltiamo”. È quindi importante discernere quel che è bene far entrare in noi e quel che invece deve starsene fuori. Occorre vigilare e vegliare per custodire il cuore perché sia sempre abitato dal Signore, l’unico in grado di donarci la Parola che sazia la nostra fame.
A tal proposito un passaggio nel vangelo di Marco (12,29) risulta illuminante: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore”. Il vero comando è, dunque, Ascoltare Dio, riconoscendolo, così, come unico Signore, tutto il resto (amare Dio e il prossimo) è di conseguenza. Possiamo dire che l’Ascolto di Dio rappresenta una sorta di “comandamento zero” sopra il quale si edificano gli altri due.
In un mondo nel quale tutti vogliono dire qualsiasi cosa a proposito di tutto e ciascuno si improvvisa esperto di ogni disciplina in base all’emergenza del momento, siamo chiamati ad esser lungimiranti, investendo nel medio-lungo termine. Si impongono uno spazio e un tempo di silenzio dove poter vivere l’Ascolto della Voce che ci restituisce la verità di noi stessi, di Dio, degli altri e del tempo che stiamo vivendo.
Senza paure, nella pazienza, nella fiducia e nella perseveranza, sicuri di non rimanere delusi scegliamo di ripartire dall’Ascolto per evitare di vivere i nostri giorni nel segno dell’improvvisazione e sperimentare (a fine giornata, come a fine vita) il vuoto più assoluto, la sterilità impotente, l’amarezza del fallimento perché non abbiamo permesso a Dio di fecondarci attraverso la Sua Parola.
Oggi è il momento favorevole, oggi è il giorno della salvezza. Non rimandiamo a domani quanto possiamo fare oggi. Scegliamo di Ascoltare, ne vale della nostra preziosissima vita e di quella di coloro che ci circondano.


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