pigiama party

baladam b-side

Ven 19 Aprile 2024, 21:00
Info

ideazione Antonio “Tony” Baladam, Rebecca Buiaforte
drammaturgia e regia Antonio “Tony” Baladam
interpreti Alessia Sala, Giacomo Tamburini, Antonio “Tony” Baladam
co-produzione Teatro Gioco Vita, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale

Ogni immaginario collettivo buono, è un immaginario collettivo morto.
Rebecca Buiafor, Semiautomatica

Pigiama Party è un meccanismo comico perfetto e paradossale, che racconta i nostri tempi parlando apparentemente di tutt’altro.

Pigiama Party è uno spettacolo in cui si parla di uno spettacolo che non esiste, dando per scontato che tutte le persone in sala l’abbiano visto.

Pigiama Party è uno spettacolo sulla fine dell’adolescenza, su un’età adulta che ha dimenticato le possibilità sociali del gioco immaginativo, e che non comprende più il piacere misterioso ed erotico di partecipare a un Pigiama Party fuori dal controllo parentale.

Pigiama Party nasce da una ricerca sul rapporto tra finzione e realtà nel nostro mondo iperdigitalizzato, e analizza il concetto di rappresentazione (oltre l’accezione prettamente teatrale), focalizzandosi su alcuni aspetti della comunicazione contemporanea, tra cui la massiccia proliferazione di fake news e, in generale, di informazioni, e la presenza di strumentalizzazioni a fini politici o commerciali.

“La confusione tra realtà e finzione può essere fatale, ma è particolarmente divertente”.
Questo oscuro e ambiguo aforisma, attribuito a Roland Barthes, ma in realtà elaborato da noi, riassume perfettamente lo spettacolo Pigiama Party.
Nell’opera, che si sviluppa in forma di intervista, un critico parla con un regista e un’attrice di uno spettacolo che ha debuttato da poco. Ma lo spettacolo non esiste davvero, e il pubblico dovrà accettare comicamente un patto narrativo distorto, basato su una mancanza di elementi necessari alla comprensione.

La finzione, che si esprime in particolare attraverso il linguaggio, e che convoglia le principale direttive che sorreggono convenzionalmente la nostra società, offre straordinarie possibilità relazionali e immaginative, ma può subire derive strumentali che danno vita a narrazioni discriminatorie.
Questo lavoro, parlando apparentemente di tutt’altro, analizza alcune derive malsane della comunicazione contemporanea, in un periodo storico in cui la massiccia presenza di informazioni inutili, false e contraddittorie (infodemia) ha trasformato l’era dell’informazione alla portata di tutti in un inferno di sovrastrutture identitarie e verità fittizie, in cui diventa sempre più difficile attivare una propria interpretazione personale non strumentalizzata.

Pigiama Party è un’opera iperdiramata in cui finzione e realtà si mescolano e perdono di significato, in un marasma di immaginari e parole in cui l’ironia complessa diventa l’unico strumento utile di interpretazione della realtà.

dress code
Per gustarsi lo spettacolo in libertà, il pubblico è invitato a venire a teatro comodamente in pigiama.